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Berlusconi A New Musical – la recensione del musical a Londra

Progetto senza titolo (3)

E quindi l’ho fatto, durante il mio ultimo viaggio a Londra ci sono andato, se ne parlava da mesi, anche sulla stampa e tv italiana, quindi, la curiosità era tanta.

Sono andato a vedere il musical su Berlusconi, precisamente “Berlusconi A New Musical”, prodotto da Francesca Moody, scritto da Ricky Simmons e Simon Vaugan per la regia di James Grieve  in scena al Southwark Playhouse Elephant fino 28 aprile scorso.

Il musical ha (avrebbe) l’obiettivo di raccontare la vita di Berlusconi attraverso il racconto di tre donne importanti per lui: Veronica Lario (l’ex moglie), Ilda Boccassini (il magistrato) e Fama (una giornalista dal nome inventato ma ispirata da una persona reale). Le premesse, devo ammetterlo, non erano così male per quanto il tema del musical poteva risultare un po’ strano o inusuale.

Non si può mai dire.

Così mi armo di TodayTix (app per prenotare i biglietti a Londra) e via, con 25£ prendo un biglietto e mi avvio verso la Southwark Playhouse Elephant di Londra.

Il teatro è un Off West End, piccolo ma molto curato, ha aperto da un mese ed è proprio Berlusconi A New Musical ad inaugurare questa nuova sede della Southwark Playhouse.

Ho preso un biglietto in balconata perchè essendo un teatro piccolo ho pensato che potesse essere la scelta giusta per avere un insieme senza essere troppo vicino, scelta di cui sono stato soddisfatto.

La scena è suddivisa su tre grandi piani che formano una grande scalinata, ci sono delle botole che si aprono e chiudono, e delle scalinate laterali da cui il cast entra ed esce di scena.

Fin dalle prime scene, la mia sensazione diventa conferma: è tutto un fumetto, una caricatura, almeno per quanto riguarda la figura di Berlusconi che risulta davvero esasperata fino all’assurdo.

È tutto un grande meme e ci si ritrova spesso a sorridere di alcune scene, vederle riproposte in chiave musical crea quella sensazione di divertimento, ma nulla di più.

Le tre donne svolgono un ruolo importante nella narrazione ed hanno anche dei numeri musicali molto validi, ma non riescono a chiudere il cerchio di una narrativa abbastanza povera, che non va oltre i luoghi comuni e non ci dà nulla di più di quanto possa darci un articolo di giornale. C’è poco, anzi nessun approfondimento della storia e ciò che passa è solo la goliardia del personaggio.

Ad un certo punto fa il suo ingresso un Putin con cui Berlusconi si concede una romantica gita in barca seguita da abbracci e sguardi dolci, per rendervi l’dea del “fumetto”.

Dopo 140 minuti (dura tantissimo, consiglio sincero: tagliate qualche scena), mi sono chiesto quale fosse la vera quadra dello spettacolo: Berlusconi è un buono o è un cattivo? Con quale altro spunto torno a casa? Domande che rimangono aperte ed è un peccato, un’occasione persa.

Non che mi aspettassi una storia avvincente, ma avrei preferito qualcosa con cui essere in totale disaccordo o in totale accordo, qui non c’è ne carne ne pesce.

Ci tengo a sottolineare invece che lo spettacolo gode di un cast molto preparato, Sebastien Torkia che interpreta Berlusconi è davvero un ottimo performer, insieme a tutto il cast che non delude affatto e rende molto godibili certi momenti e numeri.

Su quello potete andare sul sicuro. Il cast è promosso con la lode e c’è anche la band dal vivo che a fine spettacolo appare in collegamento da uno scantinato (non lo è, ma l’impressione era quella) del teatro.

Alla fine dello spettacolo ho chiacchierato con una signora italiana (mi ha sentito parlare al telefono dello spettacolo e si è unita ai miei stessi dubbi) che ha confermato ciò che pensavo.

Mentre stavo per uscire mi accorgo che sta piovendo ed ovviamente io ho ho lasciato l’ombrello a casa, quindi decido di aspettare qualche minuto e tra un chiacchierata con la signora e lo sguardo verso l’uscita, vedo arrivare Sebastien Torkia, il protagonista, decido di andargli a parlare, almeno i complimenti per lo spettacolo.

Mi avvicino mentre sta per uscire, qualche parola in inglese ma gli chiedo subito se parlava italiano, questo perchè so che lui anni fa fece un musical a Milano (La Febbre del Sabato Sera by Piparo) e quindi iniziamo una bella conversazione in italiano, che lui parla perfettamente.

Era molto contento di conoscere feedback e sapere dello spettacolo, io gli dico la mia, che è quella che avete un po’ letto qui sopra e lui mi spiega che Berlusconi viene visto sotto la lente delle donne e che dovrebbe essere quello il focus di tutto.

In ogni caso non perdo molto tempo a parlare di Berlusconi, faccio i complimenti e chiedo dei suoi prossimi progetti, in effetti mi piacerebbe rivederlo in qualche altro spettacolo: mi dice che a breve farà un allestimento vicino Londra di un musical inedito, se dovessi capitare in zona ci andrò.

Contento di una bella chiacchierata con Sebastien, saluto e mi avvio verso i bus, verso un altro spettacolo del West End.

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